Ganzo o scaldacollo che sia la mente vola dritta dritta ad un’antenata di questa domanda. Forse la più antica. Il primo dubbio da quando l’uomo cammina sulle due zampe posteriori: è nato prima l’uovo o la gallina?

Sono quelle domande destinate a restare senza risposta per sempre. In realtà la risposta c’è e anche ben precisa, basta scomodare qualche scienziato appassionato di evoluzioni delle specie o qualche cuoco più erudito del previsto, ma nella nostra mente no, la risposta non c’è. E non vogliamo sentire scuse, né tanto meno spiegazioni: la risposta non c’è. Anzi è solo e sempre “non lo so”.

Restando nello stesso contenitore di domande ancestrali lasciamo il contenuto ovale (d’uovo, appunto) per sostituirlo con un nuovo: il Ganzo.

Per quanto gli argomenti risultino due mondi destinati a non incontrarsi mai il dubbio che ne risulta è altrettanto dilaniante per la nostra tranquillità mentale.

Il Ganzo è uno scaldacollo che non è uno scaldacollo, quindi pur non essendo scaldacollo ne ha bisogno per essere descritto. Prima del Ganzo saranno esistiti altri scaldacolli? Forse sì, ma ganzo deriva dalle taverne bassomedioevali fiorentine ed ha etimologia latina, e allora? Come la mettiamo.

Rispondiamo.

E lo facciamo entrando e restando nello specifico caso di Lofoio.

L’iter di progettazione, produzione e lancio sul mercato di un prodotto, di moda o altro che sia, segue due e solo due possibili strade.

1-Nome a priori. Si decide che il futuro oggetto avrà questo nome e poi si progetta. Ad esempio la Fiat sapeva da mo’ che avrebbero lanciato la nuova 500 anche se ancora non avevano iniziato a progettarla.

2-Nome a posteriori. Crei il prodotto e prima del lancio sul mercato lo battezzi con un nome. Uno scrittore che per pubblicare il suo manoscritto deve trovarvi il titolo anche se la sua opera era in cantiere da decenni.

Quale iter ha seguito il nostro Ganzo? Colpo di scena: nessuno dei due. Come è possibile?

Nome prima o nome dopo la costante dei due esempi è che il prodotto non va sul mercato senza nome. Ci immaginiamo un libro senza titolo?

Invece il Ganzo è andato sul mercato, anzi sui banchi dei mercati, prima ancora di essere il Ganzo e prima ancora di essere uno scaldacollo. Ci spieghiamo.

Il Ganzo nasce come cappello. Il cappello è un tubo piegato su sé stesso e poi cucito. Noi lo portammo alle prime fiere (che in quanto prime erano in toscana) come cappello non cucito, che all’occorrenza faceva da scaldacollo o, appunto, cappello.

Il successo sul mercato (ai mercati) fu immediato e fu lo stesso mercato a battezzarlo.

Ganzo in toscana vuol dire tante cose, da amante a scaltro, bello. Ma è anche la prima entusiasta esclamazione che urliamo a occhi spalancati quando vediamo qualcosa che ci stupisce davvero.

Fu così che gli avventori toscani ai nostri banchi erano spesso incitati a varie reazioni di stupore: “Ganzo!” oppure “Nooo bada Ganzo!”.

Insomma, Ganzo oggi, Ganzo domani il nome si è incollato al prodotto senza mai più lasciarlo.

In conclusione. Se sia nato primo l’uovo o prima la gallina non lo sappiamo. Ma alla domanda è nato prima il Ganzo o prima lo scaldacollo sappiamo come rispondere: il cappello.

Beppe Allocca